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Germanedo: Playground e Centro civico

By Settembre 25, 2023Novembre 15th, 2023Notizie

Tante volte parlando con giovani e famiglie riscontriamo tra le prime necessità quella di spazi, non solo per forza quelli strutturati e organizzati per attività specifiche, ma soprattutto luoghi aperti e accessibili, in cui coltivare l’autonomia, sperimentare la creatività e crescere con un po’ di libertà.

Lo scorso sabato sono stati inaugurati il Playground e l’auditorium di Germanedo, spazi gravitanti attorno al Centro civico Sandro Pertini e ripensati per rispondere proprio a quelle richieste.

In un angolo di rione immerso nelle case e a poca distanza da diverse scuole sono stati realizzati un nuovo campo da basket, utilizzabile anche per la pallavolo, e uno skatepark con rampe e altri elementi. L’area circostante è stata riordinata con nuove panchine, una fontana, una casetta del book crossing più grande e bella, il tutto con una nuova e colorata identità.

A poca distanza sono stati realizzati lavori di bonifica dall’amianto, efficientamento energetico e ristrutturazione di tutto il Centro civico. Ora spazi migliori sono a disposizione dell’Informagiovani e dello sportello di ascolto e supporto psicologico #QuindiciVentiquattro, mentre per la cittadinanza sono state rimesse a nuovo la palestrina con docce e spogliatoi e la sala conferenze intitolata a Maria Calvetti.

In questo contesto è stato riaperto, dopo circa dieci anni di chiusura per inagibilità, l’auditorium polifunzionale integrato alla struttura. Uno spazio con oltre 200 posti a sedere che torna a disposizione della città, delle associazioni, delle scuole e dei gruppi.

Questi spazi, nuovi o rinnovati, potranno essere il luogo in cui i giovani avranno la possibilità di esprimersi, organizzarsi e crescere, luoghi di cui ora la città deve riappropriarsi e prendersi cura.

Un sentito ringraziamento per quello che è stato realizzato va agli assessori Alessandra Durante, Maria Sacchi ed Emanuele Torri, ma anche a Regione Lombardia che ha in parte finanziato le opere. Un lavoro trasversale e di squadra, partito dall’ascolto e dal dialogo con le nuove generazioni di lecchesi e che ora porta i suoi frutti in uno dei nostri rioni.