La viabilità lecchese non è mai stata facile. Un problema dovuto soprattutto alla conformazione del territorio e alla grande quantità di auto che attraversano la nostra città. Per provare a mitigare questa situazione il Comune di Lecco sta procedendo nell’attuazione del Piano Generale del Traffico Urbano, una serie di riorganizzazioni dei nodi sensibili della città che, non potendo essere attuate in un solo momento, generano ripercussioni sul traffico cittadino, destinate a rientrare e a ottimizzarsi man mano che tutte le modifiche verranno implementate.
La nostra consigliera Chiara Frigerio è intervenuta durante il Consiglio Comunale per esprimere il punto di vista di Fattore Lecco sull’attuale viabilità, specie attorno al ponte Visconti, e su come questa situazione manifesti la necessità di proseguire con rapidità e pazienza sulla strada tracciata dal PGTU, realizzando la prevista rotatoria di via Costituzione, favorendo altre forme di mobilità e, approfittando dell’occasione delle Olimpiadi, prevedendo una corsia in uscita sul previsto “Quarto Ponte”.
Di seguito la trascrizione intergrale:
“Mi unisco a chi mi ha appena preceduto dicendo che la riorganizzazione dell’incrocio tra via Leonardo da Vinci e viale Costituzione con la realizzazione della nuova rotatoria non è una risposta per mettere a tacere la polemica generata nelle scorse settimane in merito alla viabilità lecchese. Rappresenta una sperimentazione già indicata nel Piano Generale del Traffico Urbano del maggio 2020, per rispondere anche a quello che diceva il consigliere Valsecchi, e appartiene ad una serie di cambi viabilistici nella zona del ponte Visconti anticipati sin da inizio settembre. La nuova rotatoria sicuramente andrà ad alleggerire il carico di traffico di attraversamento della città, permettendo la prosecuzione della sperimentazione viabilistica del ponte Azzone Visconti, con ulteriore smaltimento di code.
Condivido il fatto che il “Ponte Vecchio” è un edificio storico, forse il primo monumento stoico cittadino. Non possiamo immaginarlo come passaggio risolutivo per lo smaltimento in uscita da Lecco la domenica sera e, ancor peggio, non possiamo certamente ripensarlo a doppio senso com’era un tempo, dimenticando il desiderio di condurre la città verso una mobilità sostenibile e ridare il giusto valore a un patrimonio artistico che potrebbe rispondere anche ad un interesse turistico.
Se pensiamo agli attacchi e alle dichiarazioni contro l’operato dell’Amministrazione, come si diceva in precedenza in merito alla zona della rotonda della Piccola dell’anno scorso, possiamo sperare che tutte le critiche attuali si risolvano in nulla. Anzi, addirittura potrebbero essere viste di buon grado. Certamente ci vuole la pazienza di accompagnare una sperimentazione. Le ennesime auto che continuano a transitare per Lecco per raggiungere la Valsassina e la Valtellina, e che aumenteranno in maniera esponenziale in occasione delle olimpiadi invernali del 2026, potrebbero transitare senza passare dal centro città. È indubbio che sia compito dell’Amministrazione rispondere alle esigenze di tutti i cittadini, anche quelli che vivono da vicino il traffico che si è venuto a creare in questi giorni e mi permetto di dire che la risposta pronta nella riapertura del ponte in un orario di chiusura dimostra la presenza e il lavoro incessante che accompagna la sperimentazione in corso, visto che la parola di questa sera è “sperimentazione”.
Senza dubbio il disegno è ampio. Sono in corso studi approfonditi del PIM di Milano, studi quantitativi che mirano ad agevolare i flussi quotidiani andando allo stesso tempo a fruire la fruibilità di pedoni e ciclisti del ponte vecchio, alcuni dati sono stati citati prima del mio intervento. Se il tema resta quello dell’uscita dalla città in momenti particolari della settimana e dell’anno vale davvero la pena di insistere per una nuova corsia in uscita sul quarto ponte”.